Sommario
La vicenda del video di Pandora Tv in cui si riassumeva un’intervista a Cnbc all’ex presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem distorcendone il contenuto, è un concentrato piuttosto significativo del rischio di distorsione delle informazioni, soprattutto online. Appurato che Dijssselbloem non ha mai detto quello che la tv online fondata da Giulietto Chiesa gli ha fatto dire, e cioè che avrebbe chiesto al presidente della Bce Mario Draghi di coordinare un’azione speculativa ai danni dell’Italia in maniera tale da far schizzare lo spread facendo ‘implodere’ l’economia italiana, a cominciare dalle banche, piene di titoli di stato, quello che è interessante è capire da dove sia arrivata questa lettura. Proviamo ad andare con ordine.
18 ottobre. L’intervista originale pubblicata da Cnbc
L’intervista in questione è stata rilasciata il 18 ottobre scorso da Dijsselbloem all’emittente americana Cnbc. A sentirla, è piuttosto pacata nei toni e non troppo entusiasmante. A volerla sintetizzare, non dice molto di più se non che l’Italia non può permettersi un rialzo eccessivo dei tassi di interesse. Non una grande novità.
Passa nel silenzio quasi totale fino al primo novembre, quando il gruppo degli europarlamentari europei del Movimento 5 stelle condivide un video di Pandora Tv, che ne ha stravolto il senso, sulla propria pagina Facebook. Il Movimento, che non ha la paternità del video, non si è scusato per aver rilanciato un contenuto falso, anzi ha rivendicato la necessità di “dire queste verità che che qualcuno, nostalgico dell’establishment finanziario, vorrebbe occultare”.
L’Italia è sotto l’attacco della finanza! Condividete affinché tutti sappiano la verità! #m5s #5stelleeuropa @Mov5Stelle pic.twitter.com/WSpWD5hJMR
— M5S Europa (@M5S_Europa) 30 ottobre 2018
Nemmeno Chiesa si è dimostrato pentito. Anzi. Intercettato da Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera del 4 novembre, risponde così alla domanda se avesse manipolato deliberatamente una notizia: “L’abbiamo decodificata, è diverso”. “Tutti gli economisti si esprimono per metafore, noi le abbiamo interpretate”, ha poi aggiunto in un video pubblicato sul canale Youtube di Pandora. Chiesa dice di aver avuto notizia dell’intervista da Zerohedge, blog di informazione economico finanziaria, americano, conservatore, con una schietta propensione al complottismo.
Non è considerato troppo autorevole nelle sue letture, ma è senza dubbio uno dei blog di finanza più letti al mondo (50 milioni di visitatori al mese) e, a colpi di scoop e un po’ di sensazionalismo, negli anni si è guadagnato una discreta fama e molti soldi con la pubblicità sul sito, mettendo in imbarazzo anche agenzie affermate come Bloomberg. Chiesa lo considera autorevole perché non considera autorevoli “i media mainstream”, si giustifica.
21 ottobre. Il post pubblicato da Zerohedge
Da quello che spiega nel video, sembra di capire che Pandora Tv non abbia ritenuto opportuno di ascoltare l’intervista originale di Dijesselbloem, o che comunque si siano fidati della lettura pubblicata da Zerohedge, facendola propria, e enfatizzandone alcuni aspetti.
Zerohedge il 21 ottobre pubblica un post che titola: “L’establishment finanziaria europea ha appena dichiarato guerra all’Italia”. Nel pezzo si evidenziano alcune frasi di Dijsselbloem, dandone una lettura ‘aggressiva’ nei confronti dell’economia italiana, anche quando oggettivamente è difficile pensarlo. Il pezzo di Zerohedge si riferisce più volte di dichiarazione di guerra all’Italia, e Chiesa prende per buona questa interpretazione. E ne fa un video dai toni allarmistici.
Ora, Dijsselbloem, anche se è stato influente in Europa, non è proprio nella condizione di dichiarare guerra ad alcuno stato sovrano. Dopo aver lasciato la guida dell’Eurogruppo, non senza essere incappato in alcune gaffe clamorose, la più famosa nei confronti dei paesi del sud dell’Unione, al momento non ha incarichi pubblici.
Il post, dopo una serie di frasi estrapolate e commentate, si chiude con una frase che sa molto di commento, che diventerà il centro della tesi del video di Pandora, e poi degli account ufficiali del Movimento 5 stelle. Recita:
“L’ex ministro danese sta dicendo per caso che le autorità europee non hanno niente contro un colpo di stato a Roma? O sta suggerendo a qualcuno di farla finita con Matteo Salvini?”.
30 ottobre. Pandora Tv interpreta un’interpretazione, distorcendone il contenuto
Questo post quindi è già di per sé frutto di una lettura delle parole di Dijsselbloem. È già una interpretazione, o una “decodifica”, per usare le parole di Chiesa. Ma l’ex inviato di Espresso e Stampa fa di più. Fa una decodifica della decodifica, perdendo del tutto attinenza con il testo originario.
Il rischio “implosione” paventato da Dijsselbloem in caso di aumento dello spread, e stigmatizzato nel post di Zerohedge nella parte iniziale dell’articolo, nel video diventa: “Il popolo italiano deve percepire che l’economia sta implodendo”. Una chiara minaccia all’Italia, che Dijsselbloem non ha mai pronunciato. Ma l’allarme è lanciato.
19 ottobre. Ma il post originale non è neppure di Zerohedge, ma di Gefira
Se poi guardiamo il post di Zerohedge, scopriamo che l’autore non è nemmeno Tyler Durden, lo pseudonimo preso da Fight Club dietro cui si nascondeva nell’anonimato il collettivo (Bloomberg ne ha rivelato l’identità nel 2016, forse prendendosi una piccola rivincita).
Non è neppure di Zerohedge, ma di Gefira, una fondazione olandese legata ad ambienti sovranisti, nota soprattutto per aver mostrato per prima la frequenza con la quale le navi delle Ong entrano nelle acque libiche. È stato il via ad una serie di interrogazioni e inchieste che hanno portato poi all’inchiesta di Catania su quelli che vennero definiti i taxi del mare.
La fondazione Gefira pubblica il post originale il 19 ottobre, ripreso testualmente due giorni dopo da Zerohedge, titolo compreso, a sua volta ripreso e interpretato da Pandora Tv, titolo compreso, finito poi sulle bacheche del Movimento 5 stelle.
Poco considerata fino ad allora in ambiente europeo, il primo ad aver usato i suoi studi per un’interrogazione parlamentare è stato il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana, come ricorda il giornalista d’inchiesta Lorenzo Bagnoli. che racconta i legami tra Gefira, Generazione Identitaria, e Il Talebano, blog di Vincenzo Sofo, esponente della Lega vicino a Matteo Salvini, secondo un’inchiesta sulla galassia delle fondazioni vicine ai partiti italiani pubblicata da Agi.
Sul sito di Gefira, come racconta Valigiablu, vengono ospitate le campagne “No Euro della Lega Nord”. Ma anche articoli contro George Soros, o sui paesi vittime dell’Euro o sull’aumento dell’immigrazione dall’Africa in Italia a causa delle politiche dai “confini aperti” dell’Europa e degli aiuti delle Ong.
Cosa lega Gefira a Zerohedge
Agi ha provato a contattare Gefira per capire chi abbia scritto quel post sul sito della fondazione (non è firmato) e quali legami abbia con l’Italia, ma l’editor non ha risposto alle nostre richieste. Ciò che lega Gefira a Zerohedge è la vicinanza culturale: schiettamente di destra, anche se non legata apparentemente a partiti, sovranista, anti europeista, e filo trumpiana e filo putiniana.
Sono decine i post di Gefira che vengono rilanciati dal blog americano. Si tratta soprattutto di allarmi che Gefira lancia su: imminente collasso di di società multiculturali, sostituzione etnica, intrighi orditi dalle èlite finanziarie europee, declino della natalità. I dati che Gefira produce declino della popolazione europea sono il frutto di un software prodotto da loro, si chiama Cerberus 2.0. Dati sempre piuttosto allarmanti, dove di dimostrerebbe che l’Europa è sull’orlo del collasso.
Lo stesso allarmismo è quello che ha condito l’interpretazione data all’intervista di Dijsselbloem. Rilanciata con toni altrettanto allarmati da Zerohedge. Finita da lì nelle letture di Chiesa. Che ne ha forzato ulteriormente il senso mettendo in allarme il gruppo europeo dei 5 Stelle. Un po’ come nei passaparola dove il messaggio originario diventa alla fine della catena qualcosa di completamente diverso.
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