AGI – A volte le aziende più innovative hanno bisogno di fermarsi un attimo e guardarsi alle spalle per riscoprire da dove vengono e capire quale strada intraprendere. È successo a OnePlus, uno dei produttori di smartphone più amati da chi si rifiuta di essere mainstream e che pure, dopo aver sparigliato le carte con una campagna marketing rivoluzionaria e prodotti di ottima qualità a prezzi ragionevoli, si era un po’ smarrita, incappando in scelte che non avevano trovato il favore dei fan.
Perché nel caso di OnePlus di fan e non si semplici acquirenti si tratta. Basti pensare che loro – la community – sono stati quasi sempre la base alla quale designer e progettisti di sono rivolti per capire quali caratteristiche dovesse avere il modello successivo. E quando hanno smesso di farlo, il marchio ha segnato il passo, perso quote di mercato e, soprattutto, appeal innovativo.
Ora si può dire che la casa fondata da Pete Lau ha ritrovato la strada e ha messo in pista uno dei migliori smartphone di questa stagione, insieme con una partnership che sembra destinata a contraddistinguere per i prossimi anni la produzione della casa cinese. Grazie a un accordo triennale con Hasselblad, il comparto fotografico è il punto forte non solo del top di gamma della serie ammiraglia presentata martedì 23 marzo, ma di tutti e tre i modelli per un range di spesa decisamente al di sotto dei competitor e che va da 719 a 919 euro.
La serie 9 sposa in ambito fotografico quella ‘controrivoluzione’ che sembra essere diventata filosofia comune tra i produttori cinesi: meno intelligenza artificiale e più realismo. Meno foto migliorate fino quasi alla mistificazione e più resa del reale: nei dettagli, nel colore e nella luce.
Al momento la partnership con Hasselblad si incentra
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