Regressione ipnotica: cos’è e come funziona

La regressione è una tecnica di ipnosi particolarmente famosa ed interessante, che consente a chi la pratica di “rivivere”, letteralmente, dei momenti del proprio passato, come se si trovasse lì in quel momento. In letteratura e nella cinematografia è stata mostrata più volte e, sebbene “romanzata”, è piuttosto aderente alla realtà.Tramite la regressione è possibile ricordare perfino fatti (creduti) ormai dimenticati, ed è per questo motivo estremamente ultile nel corso di sedute di psicanalisi e simili. Non solo. Può anche essere utilizzata per ritrovare degli oggetti ormai perduti. In questo senso, può risultare utile per eventuali interrogatori della polizia – spesso nei film si sono viste scene simili! Si tratta di esperienze talvolta “scioccanti”: non è raro che chi vi è sottoposto possa scoppiare in lacrime, gridare oppure ridere molto forte. Talvolta viene utilizzata per poter rivivere degli eventi traumatici, e dunque superarli. Ovviamente non è molto semplice capire quando qualcuno finga e quando, invece, si trovi in stato di regressione. In questo senso è molto utile tenere d’occhio le reazioni emotive del soggetto, come appena accennato, e le reazioni fisiche: sobbalzi improvvisi, movimenti inconsulti e apparentemente “inutili”, eccetera. La regressione non viene sempre indotta, anzi, molto più spesso i soggetti sono vittime di regressioni spontanee. Ciò può accadere soprattutto in chi soffre di sonnambulismo.

In questo caso è necessario essere estremamente delicati con il soggetto, cercare di calmarlo delicatamente e lasciare che lo stato di regressione passi da solo, senza spaventarlo inutilmente.

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