
I consiglieri comunali del Partito Democratico hanno sfiduciato di fatto (chiedendone le dimissioni) la capogruppo Carla Padovani per “quanto di grave e inaccettabile accaduto nel corso del Consiglio comunale di Verona di giovedì 4 ottobre durante la votazione della mozione antiabortista sostenuta dalla Lega e dal Sindaco di Verona”. La decisione è stata comunicata attraverso una nota ufficiale dallo stesso Pd.
“La posizione di adesione alla mozione espressa dalla capogruppo – si legge – è inaccettabile perché tale mozione mistifica principi e risultati della Legge 194, che ha svolto e svolge un ruolo fondamentale nell’emancipazione non solo della donna ma della società italiana intera; tenta in modo strumentale di colpevolizzare la figura della donna riconducendo la dolorosa scelta dell’aborto all’origine del processo di calo demografico del Paese; attacca gratuitamente la credibilità di presidi di salute fondamentali come i consultori e ospedali; bolla come ‘uccisioni nascoste’ lo scarto di embrioni in uso nelle tecniche di procreazione medicalmente assistita; strumentalizza la funzione di un consiglio comunale chiamato ad amministrare le risorse pubbliche e non a fare propaganda”. “Per tutti questi motivi crediamo che la consigliera Padovani non sia più compatibile con il ruolo di capogruppo di una forza che vuole essere d’alternativa e sconfiggere i beceri populismi, pertanto ne chiediamo formalmente le dimissioni” si legge infine. La nota porta in calce le firme dei consiglieri comunali del Pd Elisa La Paglia, Stefano Vallani e Federico Benini.
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