Silvia Lore/NurPhoto
Elisabetta Trenta
“Ho agito secondo le mie prerogative, informando chi di dovere. È stato deciso di valutare l’avvio di una pianificazione per il ritiro”. Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, conferma l’avvio della procedura per il ritiro delle truppe italiane in Afghanistan. “I tempi – spiega – sono tecnici e competono al Comando Interforze. Siamo lì da 17 anni, abbiamo avuto 54 morti, speso quasi 7 miliardi di euro, il nostro contributo è stato notevole ma ora c’è un’evoluzione in corso, si va verso un’intesa, che mi auguro arriverà, e noi come Paese ne prendiamo atto”.
Una decisione presa a seguito delle scelta fatte dagli Usa ma anche per “priorità strategiche nazionali. Oggi il nostro principale interesse si focalizza, come è normale che sia, in Africa e nel Mediterraneo”. Per quanto riguarda il ministro degli esteri Moavero Milanesi che non ne sarebbe stato informato, Trenta ribatte: “Se chiedo al Coi di valutare l’avvio di una pianificazione non credo di dover informare il ministro Moavero, perché rientra nelle mie prerogative. Del resto parliamo di una pianificazione tecnica; un’attività che i militari svolgono continuamente per farsi trovare sempre pronti. Ho informato chi di dovere, tra cui il Presidente del Consiglio e il Capo di Stato Maggiore della Difesa”.
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