
Laura Boldrini ha chiesto a Matteo Salvini di rimuovere i commenti sessisti comparsi in calce a un post sul profilo Twitter del ministro. Non lo ha fatto usando un social, come è ormai abitudine nell’arena politica, ma di persona, incrociandolo negli studi di Sky, dove entrambi erano ospiti in due diverse trasmissioni.
Ma cosa c’è nel tweet del ministro dell’Interno e perché la parlamentare di Leu si è impegnata in prima persona perché vengano rimossi i commenti che lo accompagnano?
Come può un Ministro dell’Interno esporre alla gogna mediatica tre ragazze minorenni scatenando contro di loro i peggiori istinti della rete?#Salvini #CancellaQuelPost pic.twitter.com/LqoY6XxiSg
— laura boldrini (@lauraboldrini) 30 novembre 2018
Per comprendere questa storia bisogna andare a un paio di settimane fa, per l’esattezza al 16 novembre, quando a Milano sfila una manifestazione di studenti. I ragazzi hanno proclamato il #NoSalviniDay: formalmente per protestare contro le condizioni dell’edilizia scolastica, ma il corteo assume subito una forte connotazione politica come del resto le occupazioni di quei giorni in alcuni licei romani. Si urlano slogan contro le diseguaglianze e le politiche migratorie del governo e vengono bruciate bandiere della Lega e del M5s.
Tre giorni dopo il ministro dell’Interno posta sul suo account Twitter una foto di un gruppo di ragazze che, nel corso di un corteo, regge un cartello che recita: “Il mio sogno nel cassetto non è stato rimosso. Salvini sappia che a Piazzale Loreto c’è posto”. Un riferimento evidente al 29 aprile 1945 quando i corpi di Mussolini, di Claretta Petacci e di alcuni gerarchi fascisti furono appesi a testa in giù alla pensilina di un distributore di benzina.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 19 novembre 2018
Il tweet, ricostruisce Repubblica, innesca una valanga di insulti sessisti da parte dei follower del vicepremier. Le tre studentesse sono minorenni e questa è una ragione in più per non lasciarle in balia dell’odio online, come fa notare la deputata del Pd Giuditta Pini.
A ruota l’ex presidente della Camera presenta una interrogazione alla Camera che rimane senza esito e per questo decide di diffondere il video del fuori onda a Sky in cui chiede a Salvini di cancellare i messaggi sessisti anche dalla pagina Facebook. Il vicepremier risponde: “Ma tu hai visto che cartello avevano in mano queste? Parlano di piazzale Loreto”. “Mi dissocio da questo – risponde Boldrini – ma sono minorenni. Sei ministro, hai una responsabilità aggiuntiva”, conclude.
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