De Falco e Nugnes (M5s) dicono che così non voteranno il decreto sicurezza di Salvini

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 Afp

 Luigi Di Maio e Gregorio De Falco

“Così il decreto non lo votiamo”. I senatori M5s, Paola Nugnes e Gregorio De Falco, non hanno dubbi: confermano la loro contrarietà al decreto sicurezza e annunciano che senza modifiche non voteranno a favore del decreto che si trova all’esame del Senato. In un video pubblicato su Il Fatto Quotidiano, i due senatori spiegano di non avere alcuna intenzione di ritirare gli emendamenti presentati, così come auspicato dal vicepremier leghista Matteo Salvini.

Una posizione netta che non è cambiata neanche dopo una riunione avuta nel pomeriggio, in un locale del centro di Roma con due membri dello staff del vicepremier 5 stelle, Luigi Di Maio, e alla quale ha partecipato ad un certo punto anche il senatore M5s, Nicola Morra.

“Ci sono alcuni emendamenti irrinunciabili – ha spiegato De Falco – qualcuno incide sul livello di civiltà del Paese e rende la norma costituzionalmente coerente, congrua; e poi ce ne sono altri che servono a raggiungere le finalità dichiarate dal decreto che sono sicurezza e risparmio della spesa” ha sottolineato. Quindi, ha spiegato, “se non dovessero esserci quelle modifiche per me essenziali, io non potrei votare il decreto”.

Stessa posizione per la senatrice Nugnes, considerata una delle voci dell’ala ortodossa del Movimento, spesso in dissenso con le posizioni salviniane. E infatti, commenta così l’auspicio di Salvini – espresso dopo l’accordo trovato sul dl fiscale – che M5s ritiri gli 81 emendamenti al decreto: “Ma che siamo al mercato delle vacche?”. Poi, spiega: “Noi presenteremo gli emendamenti e vedremo la valutazione che ne farà il governo.

Purtroppo la visione di Salvini non ha ritrovato l’accordo con la nostra e questo è un dato di fatto. Ma soprattutto – aggiunge ancora parlando con il Fatto – questo decreto non persegue gli obiettivi che si è dato. Nella narrativa che viene fatta si raccontano cose che non ci sono nel decreto, come quella che dice che ci adopereremo per i rimpatri e per avere gli accordi… ma queste cose non ci sono nel decreto. Mi chiedo, ma è stato compreso o è successo come per il decreto fiscale? Per questo c’è il dovere di fare un controllo alle Camere. Se il decreto resta così – ribadisce – voto contro, è un dovere istituzionale”.

Più diplomatico il senatore pentastellato Morra: “Stiamo dialogando. Noi siamo forti nella nostra identità e convinzione ma i margini per ragionare ci sono tutti”. Sul decreto sicurezza ci sarà un momento di confronto con il capo politico M5s Di Maio? De Falco risponde: “Certo, parleremo con Di Maio, sarà necessario, opportuno sicuramente. Io ho presentato gli emendamenti, sarà lui a dirmi qualcosa…”. 

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