La mano tesa di Moscovici al governo sulla manovra

Manovra Moscovici accordi ue porta aperta

FREDERICK FLORIN / AFP 

Pierre Moscovici (Afp)

Il commissario europeo agli affari economici, Pierre Moscovici, ha lamentato che il governo Conte sulla manovra non ha mantenuto gli accordi, ma ha non ha chiuso al dialogo: “La mia porta è sempre aperta e spero che il governo italiano ascolti questo messaggio”, ha affermato in un’intervista a Repubblica.

“Sento dire che sarebbe la manovra del popolo contro la burocrazia ma non è cosi'”, ha detto Moscovici, “io un accordo con Tria ce l’avevo e lo mantengo, il governo no”. “Quando il debito sale aumenta la spesa per gli interessi che già oggi vale 1.000 euro per ogni italiano e in totale 65 miliardi, quanto il Paese spende per l’istruzione”, ha osservato il commissario Ue sottolineando che “rimborsare il debito è la peggior spesa pubblica immaginabile, toglie risorse alla lotta contro la povertà, agli investimenti e alle infrastrutture”.

“Consideriamo, come dire, ottimistica la crescita all’1,5% prevista dal governo”, ha sottolineato Moscovici per il quale “c’e’ il forte rischio che il deficit alla fine sarà più alto del 2,4%”. Di qui la richiesta di “un nuovo bilancio entro il 13 novembre”: “Seguiamo le procedure per convincere il governo a farlo”. “Siamo ancora in un processo di dialogo costruttivo”, ha assicurato Moscovici, “sebbene all’interno di un quadro chiaro e di una decisione forte e senza precedenti.

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