Ho fatto quello che avrebbe fatto il popolo: così spiega il senso del suo gesto Angelo Ciocca, l’europarlamentare leghista che ieri si è tolto una scarpa e l’ha appoggiata sugli appunti del commissario Ue Pierre Moscovici al termine di una conferenza stampa.
“Ho calpestato i fogli di Moscovici con una scarpa rigorosamente made in Italy. Non è stata una mossa studiata, me ne stavo andando ma poi quando ho sentito la risposta di Moscovici a un giornalista italiano non sono riuscito a trattenermi. Ho definito ‘shit’ (merda, ndr) il documento di Moscovici e gliel’ho detto. Ho fatto quello che il popolo italiano avrebbe voluto fare e ho ricevuto tanti complimenti”
Così Ciocca a Radio Cusano Campus. “Moscovici all’inizio mi ha scambiato per un suo collaboratore? È grave perché vuol dire che non sa neanche chi lavora per lui e chi lavora con lui. D’altronde questi rispetto della fatica e del lavoro non ne hanno. Ho calpestato i suoi fogli con una suola rigorosamente made in Italy. Durante la conferenza stampa ero così deluso e innervosito dalle parole di Moscovici che me ne stavano andando. Poi quando i giornalisti hanno iniziato a fare domande scomode, Moscovici ha detto: la conferenza è finita, andiamo”, ha continuato. “E allora ho voluto fare questo gesto simbolico, un messaggio forte e chiaro per dire che l’Italia merita rispetto e non è più disposta a farsi calpestare. Quindi questa volta non è stato un gesto studiato”, ha spiegato.
“Le cose fatte di cuore ti portano a fare la cosa giusta”, si è giustificato Ciocca. “La cosa che mi ha obbligato a difendere il mio Paese è stata la risposta di Moscovici alla domanda di un giornalista del Corriere che gli ha chiesto: quando lei è stato ministro dell’economia francese ha sempre ignorato le regole europee definendole stupide e adesso perchè va contro l’Italia? E la risposta di Moscovici è stata: ‘Ma io sono stato obbligato in quel momento storico perché la Francia era in un momento difficoltà, perché aveva 6 milioni di poverì. Noi ne abbiamo 5 milioni, qual è l’obiettivo dell’Ue, farci arrivare a 6 milioni?”, si è chiesto.
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“Tu devi misurare la manovra, dovresti argomentare la manovra, invece lui ha difeso la sua linea sostenendo che la Francia aveva 6 milioni di poveri, forse lui non sa che noi ne abbiamo 5. Lui dice: basta concedere all’Italia perché siamo stati disponibili coi governi passati, non siamo disponibili con questo. Quindi si tratta di un giudizio politico, non c’è stata una valutazione tecnica nel merito della manovra”, ha concluso. “Ho ascoltato tutte le bugie dette in conferenza stampa, non ho interrotto nessuno. A fine conferenza stampa, in un’aula che non è istituzionale, ho fatto quello che il popolo italiano avrebbe voluto fare. Ho ricevuto tanti complimenti da gente che mi ha detto: non siamo più disposti ad essere calpestati da questa Europa, siamo disposti ad essere noi a calpestare tutte le cose che vengono fatte contro il nostro Paese. Reazioni? Per ora non c’è stata alcuna reazione, non mi ha detto niente Moscovici. Gramellini dice che ho scritto nella pagina Wikipedia di essere il Brad Pitt della Lega? Non saprei neanche come intervenire su Wikipedia, non è il mio sito internet”.
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