Il Movimento 5 stelle ha uno statuto chiaro, ma la ministra della Salute Giulia Grillo intervistata dal Corriere della Sera spera che non si debba arrivare all’espulsione dei deputati e senatori che hanno votato in contrasto con il gruppo. “Mi è dispiaciuto che alcuni parlamentari non si siano attenuti agli impegni del Movimento e al contratto di governo. Condivido la posizione di D’Uva: dibattito interno, ma poi compattezza nei voti sia in Aula sia nelle Commissioni”. Ma se votano ancora contro vanno cacciati? “Esiste uno statuto, interverranno i probiviri per valutare la situazione. Ma spero non ce ne sarà bisogno”.
Quanto ai rapporti con la Lega, Grillo ha detto: “Abbiamo firmato un contratto di governo impegnativo. Siamo diversi, impossibile negarlo. Ho più volte paragonato il governo a una coppia giovane che sta conoscendosi, impareremo a convivere e a valorizzare sempre più quello che ci unisce rispetto a quello che ci divide”. Con l’Europa “una rottura non gioverebbe a nessuno. Alla fine troveremo la migliore soluzione, perché, ricordiamolo, noi siamo stati eletti per cambiare questo Paese. Non per portare altro disagio””.
Il debito è sostenibile? Si può scendere al 2% del rapporto deficit/pil? “Non è una questione di decimali, la manovra è incentrata sui due punti fondamentali del contratto di governo. Quando arriveranno le relazioni tecniche definitive su reddito di cittadinanza e quota 100 sapremo esattamente quante persone saranno interessate dai due provvedimenti, e quindi avremo un quadro chiaro. Io penso ci siano margini per coniugare crescita e sostenibilità del debito. Dobbiamo venirci incontro con l’Europa, non ha senso lo scontro fine a se stesso”.
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