Il Dpcm ‘pigliatutto’ rischia di travolge le Camere in affanno?

Il Dpcm è entrato ormai nei nostri salotti e nei nostri tinelli, ne parliamo a cena con nonni e figli, ne attendiamo gli aggiornamenti. Ma quello che ormai è diventato per molti una sorta di bollettino di permessi e divieti, ha motivi e limiti ben precisi, anche in tempo di coronavirus. Si tratta di un decreto emanato dal presidente del Consiglio e non deve essere vagliato dal Presidente della Repubblica nè approvato dalle Camere. Non ha la forza di una legge ma è più simile a un regolamento. Eppure in queste settimane di emergenza sta regolando le nostre azioni quotidiane, dal lavoro allo shopping, dalla visita ai parenti allo sport. Nello stesso tempo invece il Parlamento si riunisce solo in via eccezionale, con poche sedute e parlamentari dimezzati.  

Insomma, il coronavirus sta apparentemente legittimando uno strapotere del governo sul Parlamento: esiste un protocollo istituzionale d’emergenza? Da giorni assistiamo a un susseguirsi di vertici governo-regioni-Protezione civile, decisioni prese direttamente dal presidente del Consiglio con suoi decreti, votazioni parlamentari per allentare il pareggio di bilancio, il Parlamento stesso a ranghi volontariamente ridotti, mentre si apre il tema del voto a distanza. Quello per fronteggiare il coronavirus è un vero e proprio protocollo messo a punto nelle scorse settimane, procedendo anche un po’ con tentativi, e viene monitorato a distanza anche dal Quirinale. Tutti sperano che non si dovrà mai riutilizzare, ma già i costituzionalisti si interrogano sulla opportunità ed efficacia di questa modalità decisionale. Ovviamente, in tempi di coronavirus, anche il dibattito tra costituzionalisti si svolge in chat,  mentre le proposte dei parlamentari arrivano online. Il grande tema è se si possano limitare le libertà di movimento, di istruzione e di impresa attraverso decreti, a volte addirittura attraverso dpcm. 

Ma per ora i passaggi sono stati sostanzialmente corretti, concordano i costituzionalisti. Fulco

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