I clochard italiani “dormono all’aperto piuttosto che andare nei centri di accoglienza” del Comune di Milano, dove “hanno paura di essere derubati dagli stranieri”. Non le manda a dire l’assessore lombardo alla Sicurezza e immigrazione, Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), ex vicesindaco di Milano, intervistato dall’AGI. Per l’esponente della giunta Fontana negli storici centri di accoglienza milanesi che ospitavano i senzatetto oggi “c’è un’elevata presenza di stranieri” e “i clochard italiani muoiono di freddo” all’aperto “perché hanno paura di essere derubati”.
Assessore De Corato qual è la situazione di questi invisibili?
“I senzatetto italiani sono in aumento, non c’è dubbio. Del resto basta andare in giro per Milano di notte e vedere sotto i portici che cosa c’è”.
Alcuni sindaci si sono lamentati che il decreto Sicurezza potrebbe ‘mettere’ sulla strada anche molti extracomunitari…
“Non mi sembra, anzi. Siamo la regione italiana con il più alto numero di immigrati: 1,2 milioni e circa 112 mila clandestini. Siamo in una situazione di enorme afflusso e il decreto Sicurezza pone dei freni”.
Ad esempio?
“In Lombardia ci sarà un centro rimpatri, quello di via Corelli a Milano. Finalmente si comincia a parlare di rimpatri perché le Prefetture respingono le domande di asilo ma poi queste persone rimangono qui, quindi noi abbiamo una marea di immigrati presenti sul territorio lombardo che sono stati respinti dalle Prefetture e che dovrebbero essere rimpatriati. Poi è stata modificata la durata massima del trattenimento nei Centri di identificazione ed espulsione, da 90 a 180 giorni e vengono tolti i permessi di protezione umanitaria”.
Negli ultimi mesi in Lombardia ci sono stati diversi incendi scoppiati in discariche abusive. La Regione cosa farà?
“Attiveremo dei nuclei di polizia locale che si occuperanno di tutela ambientale ecologica. Saranno coordinati dalla Regione e si confronteranno con i soggetti preposti a prevenzione e controllo. Opereranno nel contrasto allo sversamento illegale dei rifiuti. Cominceremo da Pavia, dove si sono sviluppati molti di questi incendi”.
Il ministro Salvini ha lanciato la candidatura di un leghista come sindaco di Milano. Lei, da ex vicesindaco della città, che ne pensa?
“Credo che sia utile per tutti fare le primarie del centrodestra, si darebbe la possibilità di mobilitare un po’ di forze della coalizione. Anche se con le cifre che i sondaggi danno alla Lega non credo ci siano dubbi su chi dovrà esprimere il candidato sindaco che sfiderà il centrosinistra. A Milano possiamo tranquillamente tornare a vincere, ma bisogna mobilitare il centrodestra e dare visibilità a tutti i partiti facendo le primarie”.
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