In Italia il progetto per insegnare coding ai rifugiati 

In italia il progetto per insegnare coding ai rifugiati

Arriva anche in Italia Code Your Future, il corso gratuito di programmazione nato a Londra per iniziativa di una organizzazione non profit e dedicato a rifugiati, richiedenti asilo e persone in difficoltà economica. Da oggi e fino al 7 aprile sono aperte le iscrizioni per 20 posti. Le lezioni inizieranno il 4 maggio e si terranno ogni sabato, fino a dicembre, negli spazi di LUISS Enlabs (l’acceleratore di startup nato dalla joint venture fra l’Università Luiss ed LVenture) alla stazione Termini. Il programma prevede una formazione informatica in ambito HTML, CSS, Java Script, React and Node assieme a corsi d’inglese e al potenziamento delle competenze necessarie ad avere successo nel mondo del lavoro.

“Una formazione molto pratica, curata da insegnanti che sono programmatori professionisti, che sanno cioè di cosa c’è bisogno” ha spiegato Germán Bencci, founder di Code Your Future. “Crediamo che il lavoro sia il modo più veloce per dare dignità ad una persona e raggiungere l’integrazione nella società. Le nuove professionalità digitali sono meritocratiche e senza frontiere perché si basano su competenze concrete, in modo che chiunque, proveniente da qualsiasi background socio-culturale, possa avere le stesse opportunità” ha spiegato sempre Germán. Venezuelano, di base a Londra, con una lunga esperienza di lavoro in Samsung, Bencci ad un certo punto della sua vita ha sentito la necessità di riflettere sull’impatto sociale della tecnologia. “Ho capito che il coding era la chiave giusta trovare lavoro in questo settore”. Le imprese hanno “bisogno di persone che sappiano programmare, con esperienza pratica e un portfolio di progetti, anche senza laurea”. Così nel 2016 è nata Code Your Future e “ha già ottenuto risultati significativi con il suo programma: il 70% dei partecipanti ha trovato una nuova occupazione nell’arco di sei mesi. Alcuni ora lavorano in BBC, Financial Times, Live Nation, in startup”.

A sostenere l’iniziativa ci sono i numeri e in particolare la carenza sul mercato del lavoro di nuove professionalità in ambito digitale: solo il 3% degli studenti universitari in Italia è laureato in nuove tecnologie e solo il 10% delle aziende utilizza un ecommerce per vendere i propri prodotti o servizi. Al tempo stesso la domanda di nuove professionalità specializzate nel digitale è in costante crescita: la Commissione Europea ha stimato in 800 mila il numero dei nuovi posti di lavoro necessari entro il 2020 in questo ambito. In Italia sono oltre 200 mila i lavoratori con specifiche competenze informatiche e digitali richiesti dalle imprese entro il 2023. “Code Your Future – ha dichiarato Luigi Capello, CEO di LVenture Group – può rappresentare una grande occasione per le nostre startup, continuamente alla ricerca di nuovi talenti da inserire nei loro team”.

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