L’ex presidente del Consiglio, Enrico Letta, è tornato a parlare di politica italiana durante la presentazione del suo ultimo libro (“Ho imparato”, edito da “Il mulino”) a Brescia. L’affondo dell’ex premier è subito per Salvini. “Dobbiamo ribellarci culturalmente all’idea di diventare tutti Orban – ha spiegato dal palco – Salvini nega l’italianità: noi dobbiamo contendergli l’Italia, non ha nessun titolo a rappresentarla nella logica in cui ne parla”.
Ospite di una serata organizzata agli Artigianelli dall’associazione “Dieci giornate” e moderata dal direttore del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini, Letta ha rilanciato la “moralità” della politica: “Oggi si parla di chiusura, una linea che piace perché il cambiamento spaventa – ha sottolineato l’ex premier -. La politica è sepolta tra la delegittimazione morale del “vaffa” di Grillo, la cancellazione dei diritti della ruspa di Salvini o il rottamare chi è più vecchio di Renzi. Alla fine anche Salvini farà la fine di Renzi e Macron: il caso dell’autorizzazione a procedere per la vicenda Diciotti è il primo segnale”.
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