Via libera delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera a un emendamento, a prima firma del Pd, ma riformulato dai relatori del ddl anticorruzione, che modifica una parte dell’articolo 1 del testo e prevede il ‘Daspo’ a vita per i corrotti. In sostanza, con la riformulazione, che introduce delle circostanze attenuanti relative alle pene accessorie, si conferma l’impianto del testo che dispone l’interdizione perpetua per i politici, dirigenti e funzionari della PA ad essere candidati ed eletti o avere rapporti con la pubblica amministrazione, nonché i corruttori privati, in primis gli imprenditori, che non potranno più avere rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione.
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