
Dursun Aydemir / ANADOLU AGENCY
Giuseppe Conte e Jean-Claude Juncker
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha avvertito l’Unione europea che “logorare l’azione riformatrice del governo sarebbe una strategia miope, un tentativo di reprimere istanze che resterebbero comunque vive nella nostra società e che potrebbero ripresentarsi in prossimo futuro in forme che difficilmente potremmo prevedere”. Nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue, il premier si è detto comunque “fiducioso del buon esito” della trattativa con la Ue.
“Siamo nel mezzo di un confronto serrato che confidiamo leale e paritario, nell’auspicio che si possa trovare punto di equilibrio e convergenza”, ha spiegato, “in gioco in questo momento c’è molto di più dei saldi finali ma l’idea stessa di rappresentanza politica, il senso del nostro ruolo e della nostra missione”. “Siamo parte della Ue e per questa ragione stiamo facendo di tutto per andare incontro e diradare le perplessità sollevate dalla Commissione”, ha aggiunto Conte, “ci siamo adoperati per illustrare puntualmente i nostri obiettivi, rivendicando il diritto di effettuare una manovra di carattere espansivo”.
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