AGI – Uno sguardo nuovo per scrutare l’antico. La mostra-evento ‘Gladiatori‘ del Museo archeologico nazionale di Napoli coniuga archeologia e tecnologia per raccontare un mito di tutti i tempi, con progetto scientifico che, senza sacrificare il rigore metodologico, unisce istituzioni italiane e straniere sotto l’egida di un condiviso percorso di conoscenza che include anche la realtà aumentata, il gioco e la fantasia.
L’esposizione, presentata in anteprima digitale il 31 marzo scorso e in programma sino al 6 gennaio 2022, ha anche come opzione per il visitatore un tour con Smart glasses. “Il nostro museo tende a coniugare tecnologie e cultura – dice all’AGI il direttore del polo autonomo, Paolo Giulierini, riferendosi a una operazione analoga per la mostra ‘Assiri’ – il mondo antico era anche mondo di tecnologia e quindi è giusto che anche oggi ci si riapprocci a quel mondo attingendo a contenuti aggiuntivi che permettano una visita empatica, emozionale. E che soprattutto possano aggiungere dei dati che l’archeologia di per sé non può fornire. Da qui la scelta di questi occhiali, che permettono di entrare nella realtà dei gladiatori in una forma innovativa e soprattutto cogliendo questo spirito emozionale”.
Cosa fanno vedere gli Smart glasses
Gli occhiali speciali messi a punto grazie al software innovativo, con contenuti forniti dal museo, utilizzato da Ar Tour, e di cui AGI mostra in anteprima immagini di realtà aumentata che permettono di vedere al visitatore, animano ad esempio i personaggi che decorano il vaso di Patroclo che apre la mostra, che in forma di ologramma raccontano l’origine dei combattimenti di gladiatori, cioè i duelli in onore dei defunti. Le lastre tombali della necropoli del Gaudo
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