Perché Musk ha congelato l’acquisizione di Twitter

AGI – “Accordo temporaneamente sospeso”. Con un cinguettio, Elon Musk ha annunciato l’interruzionedi un percorso che sembrava lanciatissimo. Si dice ancora “ancora impegnato nell’acquisizione” di Twitter, ma il danno è già fatto: il titolo perde il 9%. Musk afferma di aver voluto una pausa per raccogliere maggiori dettagli sull’impatto di profili falsi e spam. Ma tempi e motivazioni della frenata non convincono del tutto e potrebbero rappresentare (anche) altro.

I falsi utenti di Twitter

Ancor prima di ricevere il via libera all’acquisto da parte del consiglio di amministrazione, Musk aveva indicato una delle sue priorità: “Batteremo lo spam o moriremo provandoci”, twittava il 21 aprile. È quindi innegabile che il tema gli stia a cuore. Ed è innegabile che lo conoscesse bene, anche perché (da anni) è di pubblico dominio. 

Nel suo tweet con cui ha annunciato la sospensione dell’affare, Musk rilancia un articolo di Reuters nel quale si stima che gli account fake sarebbero “meno del 5%”. Data di pubblicazione: 3 maggio. La fonte non è affatto riservata: il dato è contenuto nella trimestrale di Twitter, diffusa in quelle ore: “Abbiamo eseguito una revisione interna di un campione di account e abbiamo stimato che la media degli account falsi o spam durante il primo trimestre del 2022 ha rappresentato meno del 5%”.

Non solo: la società ammette che la stima sia basata su “ampia discrezionalità” e “potrebbe non rappresentare accuratamente il numero effettivo effettivo di account falsi o spam”, che quindi “potrebbe essere superiore”.

Il problema è serio, ma non è una novità

Twitter ha un serio problema di account falsi. Gonfiano la platea, ma rendono le interazioni meno significative e – di conseguenza – meno

Continua a leggere – Fonte dell’articolo

 

Messaggi simili:

    None Found

Torna in alto