AGI – Perseverance, il rover inviato dalla Nasa su Marte, è riuscito a estrarre cinque grammi di ossigeno dall’anidride carbonica dell’atmosfera del pianeta rosso attraverso l’elettrolisi. Si tratta di un altro traguardo rivoluzionario dopo il primo volo controllato su un altro pianeta compiuto lunedì scorso da Ingenuity, il piccolo elicottero spedito su Marte insieme a Perseverance, le cui riprese sono state diffuse proprio in queste ore.
Il successo del Mars Oxygen In-Situ Resource-Utilisation Experiment (Moxie) ha implicazioni dirompenti per le future missioni spaziali. La nuova tecnologia non solo potrebbe permettere agli astronauti inviati su un altro corpo celeste di produrre aria respirabile ma anche di fabbricare sul posto il carburante per tornare sulla Terra.
Moxie, prima estrazione sperimentale di risorse naturali dall’ambiente di un altro pianeta per il possibile utilizzo umano diretto, potrà consentire a future missioni di altri pianeti di “vivere di quello che offre il territorio”, ha spiegato Trudy Kortes, direttrice delle dimostrazioni tecnologiche presso lo Space Technology Mission Directorate della Nasa.
L’agenzia spaziale americana stima che per mandare quattro astronauti su Marte occorrano sette tonnellate di carburante per missili e con 25 tonnellate di ossigeno. Una macchina da una tonnellata per la conversione di ossigeno sul Pianeta rosso sarebbe quindi una soluzione molto più pratica del trasporto di una simile quantità di ossigeno, ha spiegato Michael Hetch, uno dei ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) che ha lavorato al progetto Moxie.
Al momento Moxie può produrre 10 grammi di ossigeno all’ora ma gli scienziati intendono entro due anni ottenere una quantita’ almeno nove volte superiore a condizioni e velocità differenti.
È riuscito anche il secondo volo di Ingenuity
Il successo di Moxie non è l’unica bella notizia a giungere in queste ore dal pianeta rosso. È infatti
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