AGI – Non esiste alcun rischio prescrizione per il processo sul crollo del ponte Morandi. Nel terzo anniversario del crollo del viadotto di Genova, che causò la morte di 43 persone, il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha rassicurato così i familiari delle vittime. “So che è stata per voi e per tutta la città fonte di preoccupazione l’opinione del tutto destituita di fondamento per cui la riforma del processo penale, approvata dalla Camera, potrebbe frustrare la vostra bruciante domanda di verità e giustizia – ha detto intervenendo alla commemorazione – Voglio ripeterlo qui davanti a voi, senza possibilità di equivoci: non c’è mai, mai stato alcun rischio per il processo sul crollo di ponte Morandi”. La guardasigilli si è commossa nel corso della cerimonia. “Sono qui da madre”, ha affermato ancora sottolineando che “occorre sempre una chiara parola di giustizia e occorre che questa parola di giustizia giunga presto, una giustizia che guarda sempre alle persone, una giustizia umana. Dal baratro di quel 14 agosto – ha concluso – usciremo se contribuiremo a una cultura nuova, una cultura di sicurezza”.
Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ha invece ricordato che in Italia “ci sono molti altri ponti, viadotti, gallerie e opere infrastrutturali costruiti molti anni fa da mettere in sicurezza, manutenere, in alcuni casi da smantellare e ricostruire”. Negli ultimi tre anni, ha insistito, “è cambiato il modo di guardare la situazione infrastrutturale del nostro Paese, con maggiore impegno per la sicurezza” e ha assicurato che “la nuova stagione di investimenti che si sta aprendo grazie al Next generation Eu sarà diretta anche all’adeguamento del patrimonio infrastrutturale esistente per metterlo in sicurezza. Sarà un’opera lunga e costosa, ma assolutamente doverosa”.
Il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha auspicato che “l’Italia riparta dal Modello Genova e dalla forza dei genovesi. La
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