Sulla manovra si tira dritto. Ma Salvini non esclude correzioni al Def

Sulla manovra si tira dritto. Ma Salvini non esclude correzioni al Def

Ascoltiamo tutti, conosciamo la Costituzione, il Parlamento è sovrano, ma siamo convinti che la manovra sia quella giusta per crescita e sviluppo. È questo in sintesi il pensiero del ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, a Ostia per partecipare alle celebrazioni dei 50 anni dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Che Salvini accoglie con una cordiale stretta di mano, all’indomani del richiamo del Colle sull’equilibrio di bilancio tutelato dalla Costituzione.

Alla fine della cerimonia, attorniato da centinaia di persone che lo applaudivano, chiedevano selfie, lo incoraggiavano, Salvini è tornato a difendere la manovra economica: “Ripeto al presidente Mattarella, agli analisti, ai finanzieri e ai burocrati di Bruxelles che possono stare tranquilli, perché io voglio lasciare ai miei figli un’Italia migliore, non un’Italia più indebitata”. Detto che il ministro Tria resterà al governo (“certo”, è la lapidaria risposta), il vicepremier non esclude correzioni al testo del Def ma si dice sicuro della bontà di quelle misure: “Noi ascoltiamo tutti, ma siamo convinti delle nostre scelte e andiamo fino in fondo. Il Parlamento è sovrano e c’è un governo che rappresenta la maggioranza assoluta degli italiani. Finora siamo stati vittime di pregiudizi, se chi critica leggesse i testi le cose cambierebbero”.

Il leader della Lega, che tra l’altro conta di incrementare i consensi a Roma (“Alle prossime elezioni per il sindaco diremo la nostra”, assicura), si dice tranquillo anche rispetto alle reazioni non proprio incoraggianti dei listini: “I mercati sono preoccupati e lo spread sale? Noi abbiamo fatto una manovra per crescita e sviluppo, è una reazione iniziale poi anche i signori dello spread si tranquillizzeranno…”. 

Dal palco Salvini ha poi rivolto un ringraziamento alle Forze dell’Ordine: “Sono orgoglioso di occuparmi, da ministro, di pubblica sicurezza e di quello che fate ogni giorno, e sono felice di poter migliorare la vostra qualità di missione. Il vostro non è solo un lavoro – ha scandito – ma una precisa scelta di vita, un impegno di ascolto, comprensione e dialogo. Sono fiero di voi, l’Italia può contare su di voi”

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