Venti libri per il 2020

libri da leggere

Abbiamo scelto 20 libri per il 2020. Venti libri da leggere, meditare, condividere e magari criticare e discutere.

Paolo Crepet, Libertà, Mondadori, 19 €.

Questo libro conclude una trilogia. Dopo Coraggio e Passione, Libertà è la declinazione in ventiquattro casi di una condizione umana necessaria nel quotidiano e nella prospettiva personale di ciascuno, in una ricerca continua e disperata da parte dell’uomo. In quanto intima consapevolezza del poter fare e del poter essere. Se stessi. Una bramosia, un miraggio, un anelito. Ma anche una visione. Il cui raggiungimento implica una inevitabile spinta creativa. A fare e diventare ciò che si desidera. Ciò per cui ci si sente destinati. Per vivere e non sopravvivere.

Paolo Mieli, Trenta casi di manipolazione della storia, Rizzoli, 19,50

La Storia non si fa né con i se né con i ma, però può esser oggetto di manipolazione. Ecco trenta casi concreti di fatti storici alterati: da Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma, al fascismo, dall’assenza di visione di Spartaco, schiavo rivoltoso ma non rivoluzionario, fino ad epoca recente. Verità indicibili, verità negate, verità capovolte, che scandiscono la narrazione. Ma anche verità come luoghi comuni demoliti con la ricerca dello storico. Come il caso della “spagnola”, la pandemia che nel 1918 miete milioni di vittime. Ma che ebbe origine in Kansas…

Enrico Deaglio, La bomba, Feltrinelli, 18 €

La bomba è quella del 12 dicembre 1969, scoppiata nella Banca dell’Agricoltura in Piazza Fontana, a Milano, cinquant’anni fa. Con vittime reali e inconsapevoli. Messe in mezzo per “cospirazione”. Una strage d’innocenti, senza colpevoli certi ma con indizi e impronte sicure. Ma deviate. Depistate. Occultate. Cancellate. Una bomba destinata a cambiare il corso della storia dell’Italia e il suo destino, imprigionandola in quel giorno fatidico. La bomba è un viaggio nella memoria, lungo cinquant’anni. Come non li abbiamo mai sentiti raccontare. Un libro da regalare ai ragazzi di oggi.

Ezio Mauro, Anime Prigioniere. Cronache dal Muro di Berlino, Feltrinelli, 18 €

Il Muro che ha diviso la Germania Est da quella dell’Ovest, nel cuore dell’Europa, è durato 28 anni. Una barriera composta da 45.000 blocchi di cemento e 127 km di filo spinato. Una prima parte costruita in una sola notte, dall’una alle otto, per lo più in maniera rudimentale. La penna del cronista annota tutto. Il numero delle persone che fuggivano e di quelle che venivano spiate e controllate, giorno e notte, fino al 9 novembre 1989, quando i varchi di frontiera tra le due Germanie vengono aperti. E la gente entra ed esce senza controlli. È la fine di un incubo.

Corrado Augias, Questa nostra Italia, Einaudi, € 20

Il carattere nazionale attraverso un viaggio lungo la penisola. Un’opera civile e allo stesso tempo anche intima, alla ricerca di un’identità le cui radici affondano nei tantissimi e assai diversi tra loro volti e tratti di un Paese che è insieme grande, bellissimo ma anche molto tormentato. Nel racconto c’è tutto il vissuto dell’Autore, da quando era bambino fino all’età adulta. Un viaggio attraverso i luoghi del cuore, nel progredire della memoria di un Italia che non c’è più, ma il cui ricordo continua a condizionare profondamente ancora il nostro presente. 

Kassia St Claire, Atlante sentimentale dei colori, Utet, € 21 €

Le insolite vite di 75 tra le più affascinanti tonalità, raccontate attraverso le sfumature e le tinte che l’uomo abbia mai potuto scoprire o inventare. Una narrazione che incrocia storia e arte, moda e politica, antropologia e cultura pop, che restituisce – come in un catalogo – il variopinto arcobaleno che dà forma e tonalità al mondo che ci circonda e alla cultura in cui siamo profondamente immersi. Perché i colori non sono entità astratte, ma hanno una loro propria vita: nascono, crescono e muoiono. E talvolta si “reincarnano” in seconde e terze vite…

Tiffany Watt Smith, Atlante delle emozioni umane, Utet, € 18,70

Centocinquantasei sfumature di emozioni. E forse anche di più. Tante sono quelle umane. Provate, sconosciute o che non si sa neppure d’aver provato e altre ancora che forse non si proveranno nemmeno mai nel corso d’una vita. E che, nelle tante lingue del mondo, si esprimono con terminologie diverse, ciascuna delle quali ha anche significati differenti. In questo catalogo di definizioni l’Autore ci guida a mappare, riconoscere e quindi a scoprire le differenze affettive tra i popoli attraverso un genere letterario e saggistico a metà tra enciclopedia e atlante.   

Vandana Shiva, Il pianeta di tutti. Come il capitalismo ha colonizzato la Terra, Feltrinelli, € 9

La storia dell’uomo? È una storia di colonizzazioni. E oggi la colonizzazione principale riguarda la natura del Pianeta e la maggior parte della sua popolazione. Partendo da questo assunto, per poter cambiare il corso della storia è necessario riscoprire il vero significato della parola libertà. È questo il cambio di paradigma utile quanto necessario per superare tutte le illusioni che ci dà una democrazia in crisi assieme all’economia capitalista per non rinunciare alla prospettiva di un futuro sostenibile. E per un’ecologia del Pianeta.

Stefano Mancuso, L’incredibile viaggio delle piante, Laterza, € 12

Come si riproducono le piante? Meglio, come le piante navigano intorno al mondo, come portano la vita su isole sterili, come sono state in grado di crescere in luoghi inaccessibili e inospitali, come riescono a viaggiare attraverso il tempo, come convincono gli animali a farsi trasportare ovunque. Perché le piante non sono affatto immobili. Anzi, si muovono molto. Ma con tempi lunghi. Quel che le piante non possono fare non è muoversi, ma spostarsi. E “nella varietà di modi, procedure e mezzi, si intravede l’azione incessante di questa spinta alla diffusione della vita, che ha portato le piante a colonizzare ogni possibile ambiente della terra”. Un libro curioso.  

Jonathan Safran  Foer, Possiamo salvare il mondo prima di cena, Guanda, € 18

Il clima siamo noi, ci dice lo scrittore americano impegnato a raccontarci la crisi ambientale, documentandola tra storie di famiglia, ricordi personali, dati scientifici, episodi biblici e suggestioni futuristiche. A partire da come ci nutriamo. Perché “mangiare è un atto agricolo”, scriveva in Wendell Berry. Legato alla terra. La catena comincia da qui. E condiziona tutto il processo. Produttivo e alimentare. Se vogliamo salvare il Pianeta dobbiamo partire da come ci alimentiamo. La tesi del libro è che “serve un’azione collettiva per cambiare il nostro modo di mangiare”.

Stefano Micelli, Futuro artigiano, Marsilio, € 18

L’innovazione? È nelle nostre mani. Meglio, nelle mani degli italiani. Nella loro capacitò di lavorare. E di fare artigianato. Che è uno dei tratti distintivi della cultura e dell’economia dell’Italia. E che è un tratto peculiare della riconoscibilità del nostro Paese nel mondo. L’idea di fondo di questo libro è che la competitività del nostro sistema industriale, quindi di un pezzo importante della nostra economia, è intimamente legata a competenze artigiane che sono state in grado di rinnovare il proprio ruolo in grandi e piccole imprese. Un “saper fare” che in pochi sono riusciti a conservare.

Federico Rampini, La seconda guerra fredda. Lo scontro per il nuovo dominio globale, Mondadori, € 20

Forse ci siamo distratti. A trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino ritorna la Guerra Fredda. Il fronte cambia. All’ex Unione Sovietica si sostituisce la Cina. Resta protagonista l’America, che si contrappone al paese di Xi Jinping. La Cina ha subito una metamorfosi notevole: ci ha sorpassati nelle tecnologie più avanzate, punta alla supremazia nell’intelligenza artificiale e nelle innovazioni digitali. All’avanguardia nella modernità, rimane però un regime autoritario. Gli Usa dicono che la Cina va fermata. E chi è in mezzo come l’Europa? Nessuno potrà rimanere neutrale. Ma nessuno è anche attrezzato ad affrontare la tempesta in arrivo…

Miguel Gotor, L’ Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon, Einaudi, € 22

Libro per un pubblico generalista, largo. Dal carattere divulgativo ma di assoluto rigore scientifico. Prosa chiara e al tempo stesso avvincente sono  tratti distintivi del lavoro. Quasi un romanzo storico, che abbraccia un periodo che va dal 1966 al 1985. Che contempla il confronto storiografico degli ultimi trent’anni ma offre una lettura sintetica e generale di una serie di fenomeni come i movimenti sociali, la violenza politica, la lotta armata, lo stragismo, il terrorismo nazionale e quello internazionale, che hanno ritmato giorni, mesi, anni.   

Gianfranco Pacchioni, L’ultimo sapiens. Viaggio al termine della nostra specie, Il Mulino, 15 €

Titolo ispirato a Celine, il libro è invece un richiamo ai racconti d’invenzione di Primo Levi, e nella fattispecie a Storie naturali del 1966 e Vizio di forma del 1971. Negli ultimi duecento anni la vita è cambiata più di quanto non fosse avvenuto nei precedenti diecimila: nell’agricoltura, nell’industria, nel commercio, nei trasporti, nelle comunicazioni. E negli ultimi tre o quattro decenni, gli sviluppi dell’elettronica, della telematica, delle nanotecnologie, della biotecnologia sono stati impetuosi. A che punto siamo arrivati? L’Autore fa il punto sullo stato dell’arte.

Eugenio Borgna, La follia che è in noi, Einaud, € 12

Dobbiamo farcene una ragione, ma la follia non è qualcosa di estraneo alla vita. È una eventualità umana che è in noi. In ciascuno di noi. Con le sue ombre e con le sue incandescenze emozionali. La tristezza e l’angoscia sono esperienze umane non estranee alla nostra esistenza. La follia come evenienza. Come stato dell’essere, improvviso quanto momentaneo. Anche non duraturo. Un dolore improvviso. Una nostalgia struggente, un emozione straziante, possono innescare il malessere. Fino alle estreme conseguenze. Ma la condizione si può capovolgere, regredire d’improvviso, se mutano le condizioni. Perché la follia non è una malattia.

Alberto De Bernardi, Il Paese dei maccheroni. Storia sociale della pasta, Donzelli, € 32

La storia della pasta è la storia di un cibo identitario, ma aperto al mondo. Che invita a “mangiare italiano”, e al tempo stesso attrae e accetta i condimenti e i sughi dei popoli e delle terre con cui entra in contatto; un cibo dunque che parla a tutti, ma che anche porta il mondo in Italia. L’Autore rivela curiosità e aneddoti di questa vicenda e mette in luce le profonde dinamiche storiche, economiche e culturali di una trasformazione del gusto che è stata anche e soprattutto una trasformazione sociale.

Massimiliano Valerii, La notte di un’epoca, Ponte alle Grazie, € 16

Storia recente e analisi sociologica dell’era del rancore e della società dell’incertezza. L’autore, filosofo e studioso di temi sociali è il direttore generale del Censis, a lui si devono molte delle ‘parole d’ordine’ con cui negli ultimi anni l’Istituto fondato da Giuseppe de Rita ha ‘letto’ le trasformazioni della società italiana. Valerii cerca una porta d’uscita in questa fase di declino delle aspettative e delle identità politiche e sociali del Paese. Una cura al rancore che provoca sfiducia e disincanto.

Gianni Cuperlo, Un’anima, Donzelli, € 15

Come ridare slancio alla politica? E cosa serve al tempo delle “sardine” che invadono le piazze, che incalzano con domande e aspettative? Cosa necessita, in particolare alla sinistra, oggi per non perdersi? È una domanda epocale. E interroga al tempo stesso natura, identità, idee, prospettive da far ritrovare a un popolo che sembra risultare orfano. Il volume scava nella cronaca e traccia un ipotesi per il dopo. A partire dalla crisi gialloverde di Ferragosto, che ha rimescolato le carte e messo insieme gialli con rossi in inedite alleanze.

Gianpietro Olivetto, La dolce vita di Fraka, All Around, € 19

Arnaldo Fraccaroli , in arte Fraka, come anche si firmava, è stato uno straordinario cronista del Corriere della Sera. Un grande inviato per circa cinquant’anni, rivale di Luigi Barzini, che gli ha scippato più di un incarico, ma a lui pari per maestria. Classe 1882, veronese, è stato un cronista che sapeva fotografare con le parole. Ma anche filosofo, poeta, commediografo, drammaturgo, umorista. Un giornalista prolifico, con migliaia di articoli al suo attivo. Che ha scritto oltre cento romanzi e poi libri di viaggi, novelle, saggi, lavori teatrali, biografie, di cui tre su Puccini, di cui era amico. A lui, l’aver reso celebre la frase: “Meglio vivere un’ora da leone che cento da pecora”.

Luca Villoresi, Purché non manchi la stella. Il presepio in cento parole, Donzelli, € 18

Per molti anni inviato di punta su casi di cronaca e d’attualità che hanno fatto la storia d’Italia, in primis quelli relativi al terrorismo degli anni Settanta, l’Autore ha costruito questo libro come l’inchiesta di un cronista su uno dei riti più diffusi del mondo che ricapitola, voce per voce – da Abacuc a Zingara–  tutte le storie, i simboli e i personaggi che compongono il presepe. Stalla o caverna? Di sughero o di carta pesta? Chi mettere nel presepe? È un simbolo religioso o c’è posto anche per la laicità? Nell’anno in cui Papa Francesco invita tutti a tenere alta la tradizione e la cultura del presepe.

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