“Voce libera”, il nuovo progetto di Mara Carfagna 

Voce libera il nuovo progetto di mara carfagna

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Mara Carfagna

“Sarà un’avventura bellissima”. Mara Carfagna presenta così, alla Camera di commercio di Roma, “Voce libera“, la sua nuova “creatura”: un’associazione di “uomini e donne di buona volontà”, per chi, pur non volendo aderire a un partito politico, vuole impegnarsi per il ritorno a una politica più seria e competente.

Al primo atto di Vl la maggior parte dei riflettori erano puntati sul professor Carlo Cottarelli, ex-commissario governativo alla spending review, che ha deciso di aderire al comitato scientifico, specificando però che “non si tratta di una discesa in campo” di natura politica, ma di un semplice contributo di idee.

Tra le presenze di rilevo, il senatore di FI Andrea Cangini, la deputata Renata Polverini e Stefano Parisi. Nel comitato scientifico, oltre a quella di Cottarelli, Mara Carfagna ha voluto sottolineare la presenza del Professor Giuliano Urbani, tra i fondatori della prima Forza Italia. “Ringrazio chi mi ha incoraggiato – ha detto la fondatrice di Vl – a partire dai miei colleghi parlamentari.

Vogliamo ritornare alla competenza, il Paese ha bisogno di persone che conoscano i problemi del Paese. Voce libera – ha spiegato – nasce perché amiamo molto il nostro paese e non ci rassegniamo a vederlo in questo stato. Un Paese che non cresce, che non riesce a trattenere le sue energie migliori, non possiamo vedere la politica ridotta così. 

Pensiamo che ci sia un pezzo di Italia che non si sente rappresentata nello scontro tra populismi, nella campagna elettorale permanente. C’è un’Italia che chiede serietà e noi gli vogliamo dare voce attraverso un’associazione, senza il bisogno di indossare una casacca e senza avere l’ansia delle elezioni. Non siamo degli influencer, siamo rappresentanti del Paese. Siamo ostaggio di una campagna elettorale permanente e l’Italia è stanca“.

Inevitabile, quando la parola è passata ai cronisti presenti, il riferimento alle affermazioni di Silvio Berlusconi, che ha definito Vl “inutile e divisiva“: “Voce libera – ha detto – nasce non per dividere, ma per aggregare. Sono contenta, perché l’ultima volta che qualcuno mi ha detto che stavo facendo una cosa inutile è quando ho presentato una legge contro lo stalking, che è una legge di cui io vado fiera. Da oggi dimostreremo le nostre ambizioni e i nostri obiettivi”.

Ai primi punti del “manifesto” di Vl, Carfagna ha messo no all’assistenzialismo, con un piano shock per il Sud e la bocciatura senza appello del reddito di cittadinanza, e una lotta al fisco oppressivo e allo “Stato imprenditore”, “non è lo strumento – ha detto Carfagna – per risolvere le crisi aziendali”. 

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