(AGI) – Roma, 11 gen. – Nessuna novità sulle modalità di voto del Parlamento in seduta comune per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Secondo i dati di lunedì 9 gennaio i deputati positivi risultavano essere 33. Dovrebbero invece essere almeno una decina i senatori assenti per Covid.
Al momento, restano confermate le regole già stabilite per le votazioni per il Quirinale, con una vigilanza costante sull’andamento dei contagi e un sempre più stretto coordinamento tra i Questori dei due rami. Ma, ad oggi, non si prevede nessuna riunione aggiuntiva dei Questori, come invece si ipotizzava la scorsa settimana (anche se secondo fonti parlamentari potrebbero vedersi giovedì, ma non vi è conferma ufficiale).
I Questori di Montecitorio e palazzo Madama, viene del resto fatto notare, sono in periodico contatto e, fatta eccezione per l’ipotesi di tamponi obbligatori per tutti i 1008 grandi elettori prima di entrare alla Camera – ipotesi che resta sul tavolo ma che verrà presa eventualmente in considerazione a ridosso del 24 gennaio – quanto era di loro competenza è stato già stabilito.
Eventuali modalità aggiuntive, come ad esempio la richiesta che i senatori votino nella loro Camera di appartenenza o il voto a distanza, non sono decisioni che spettano ai Questori e, comunque – viene sottolineato – non si tratta di ipotesi al momento sul tavolo.
Le misure prima e durante il voto
Intanto, proprio in vista del 24 gennaio, Camera e Senato sono tornati ad applicare normative più rigide, proprio per evitare la diffusione del virus in Aula.
Mascherine Ffp2 obbligatorie, distanziamento di almeno un metro nell’emiciclo, con il ripristino, per Montecitorio, delle postazioni per votare allestite in Transatlantico, che torna così ad essere off limits fino all’avvio delle votazioni per il Capo dello Stato; pause delle sedute delle due Aule per consentire la sanificazione dell’emiciclo ogni tre ore
Continua a leggere – Fonte dell’articolo
Messaggi simili:
- None Found