AGI – “Un Requiem che sfida l’impossibile per dire al mondo che siamo vivi”. Riccardo Muti presenta il capolavoro sinfonico-corale di Giuseppe Verdi, composto sull’onda dell’emozione per la morte di Alessandro Manzoni, poeta amatissimo dal compositore, ed eseguito dallo stesso Verdi per la prima volta nel 1874 per commemorare lo scrittore a un anno dalla scomparsa. Il Requiem, diretto dal Maestro il 27 marzo scorso al Teatro Massimo di Palermo, sarà trasmesso in streaming il 18 aprile alle 20.
Era da cinquanta anni che Muti non guidava l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo, e oggi annuncia di volerlo rifare, ma con un pubblico in carne e ossa, orecchie e sensazioni.
“Ho scoperto un Teatro in pienissima forma – ha detto – un’eccellente Orchestra, un eccellente Coro, preparato dal Maestro Visco, e un ambiente estremamente professionale, di classe, degno della grande tradizione siciliana. Svolgo gran parte della mia attività all’estero, tra Chicago, Vienna, Salisburgo, e tornare dopo tanti anni in un teatro del Sud, uno dei piu grandi al mondo, cosi in ottima forma, mi spinge alla possibilità di un ritorno al Teatro Massimo per fare musica per il pubblico in presenza, probabilmente con un’opera, per la prima volta a Palermo. Lo streaming va bene temporaneamente ma dobbiamo tornare assolutamente al teatro vivo, come ci e stato tramandato per millenni“.

© Teatro Massimo di Palermo
Riccardo Muti
Nel corso della settimana trascorsa al Teatro Massimo, dal 21 al 27 marzo, Muti ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Palermo. Considerato il più grande interprete vivente della musica di Giuseppe Verdi, Muti ha diretto il Requiem con un cast di solisti di grande rilievo, a partire da Francesco Meli, tra i tenori italiani più acclamati, sempre più presente sui palcoscenici dei principali teatri d’opera del mondo; il soprano libanese Joyce El-Khouri, cresciuta tra Canada e Stati Uniti; e ancora

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