
AGI – Le vicende delle ultime settimane (dalla rielezione di Sergio Mattarella in avanti) ridisegnano il quadro dei rapporti di forza tra i partiti. Nella Supermedia dei sondaggi di oggi, si viene sempre più a configurare una sorta di “corsa a due” tra Partito Democratico (stabilmente in testa con il 21%) e Fratelli d’Italia (ancora in crescita, oggi al 20,4%).
Si allarga infatti il divario tra questi due partiti e gli “inseguitori”, con la Lega che perde lo 0,3% in due settimane (toccando un nuovo record storico in negativo da inizio legislatura) e il Movimento 5 Stelle, che scende anch’esso al 14,3%.
Alle spalle di Forza Italia (8,3%) fa registrare una flessione anche la federazione tra Azione e +Europa, che perde mezzo punto in due settimane, apparentemente senza ragione. Se all’inizio dell’avventura “federativa” tra questi due soggetti la somma dei loro consensi raggiungeva il 5%, oggi il calo è di quasi un punto. A conferma di una vecchia regola della politica, per cui 2 più 2 non fa (quasi) mai 4 – ma di solito qualcosa in meno.
Uno sguardo alle tendenze di lungo periodo fa emergere in modo ancor più netto la particolarità dell’ultimo periodo, con PD e FDI che – dopo diversi mesi di “mischia a quattro” – rimangono su consensi attorno al 20% o superiori, mentre Lega e M5S perdono gradualmente terreno.
Ma in questi giorni la politica discute molto di referendum, in particolare dei giudizi di ammissibilità (e soprattutto di quelli di inammissibilità) della Corte Costituzionale. A far scalpore sono state in particolare le bocciature relative ai quesiti sulla legalizzazione dell’eutanasia e alla legalizzazione della cannabis. Oltre a “vanificare” il gran lavoro di raccolta delle firme (che per la prima volta ha visto un forte utilizzo anche della tecnologia digitale SPID), questa bocciatura va a colpire due argomenti in cui

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