Le “scintille” nel primo confronto tra Michetti e Gualtieri

AGI – Il primo confronto tra Enrico Michetti e Roberto Gualtieri, a quattro giorni dal voto per il ballottaggio, è avaro di emozioni. Nel salotto di Porta a Porta i due sfidanti per il Campidoglio (divisi da 35mila voti dopo il primo turno) parlano di programmi e si lasciano andare a poche schermaglie.

Dopo gli endorsement a titolo personale per Gualtieri del leader M5s Giuseppe Conte e di Carlo Calenda, ad incalzare maggiormente è l’avvocato del centrodestra, che finora ha disertato la maggior parte dei sondaggi a quattro. Le divergenze principali sulla gestione dei rifiuti, la gestione dei fondi del Pnrr, le risorse finanziarie per Roma.

E poi, ovviamente, la gestione dell’ordine pubblico dopo la manifestazione di sabato scorso dei no green pass con le violenze perpetrate da elementi di estrema destra. Michetti, che oggi ha siglato un patto per la città con i leader del centrodestra, ripete più volte che la sua carta vincente per i grandi progetti dei prossimi anni – dal Giubileo alla candidatura ad Expo – è Guido Bertolaso. Gualtieri, forte dei sostegni ricevuti oltre la coalizione, negli ultimi giorni, illustra le prime mosse su rifiuti e trasporti se sarà eletto.

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Roberto Gualtieri, candidato a Sindaco di Roma

La questione Pnrr

Il primo affondo di Michetti sul Pnrr “Gualtieri da ministro mise zero per Roma nel Recovery, forse non pensava di candidarsi sindaco in quel momento”. La replica dell’ex titolare del Mef: “Gli donerò una copia sottolineata del Recovery, per fargli sapere che con Caput Mundi Roma è l’unica città ad avere un fondo dedicato. I soldi ci sono, il problema è riuscire a spenderli preparando bene i bandi”.

Capitolo rifiuti

“Servono impianti, i più moderni possibile. La Regione Lazio ha una responsabilità enorme in

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