AGI – Romanzi, moltissimi romanzi; una mezza dozzina di classici e tanti saggi, sugli argomenti più vari: dallo sport alla storia, dalla politica alla filosofia. Alcuni con un filo conduttore che è un po’ il segno dei nostri tempi: la pandemia. Sono i suggerimenti dei giornalisti di AGI per le letture dell’estate: non necessariamente ‘da ombrellone’ (senza nulla togliere al genere!) ma sempre occasioni per riflettere, scoprire e magari riscoprire. Ecco dunque i nostri suggerimenti.
Il deserto dei tartari – Dino Buzzati – Mondadori
Nell’estate, in alcuni momenti almeno di questa stagione altrimenti frenetica, ho sempre ritrovato la sospensione che avvolge la Fortezza Bastiani. In piccole dosi, un sapore piacevole. Depurato dal senso dell’ineluttabile fallimento che è la cifra del Deserto dei Tartari, è il sapore dell’attesa, di quello che verrà. Con il tempo, quell’attesa si accartoccerà su se stessa ma per un tratto conserva il gusto del nuovo. Non la speranza, ma proprio la certezza che qualcosa di buono accadrà. I tempi distesi agostani sono tra i più adatti per una rilettura del romanzo di Dino Buzzati, un’occasione per recuperare quello spazio di riflessione che spesso ci neghiamo. Cosa cambia questa volta? Prima di tutto, e come sempre, noi. E infatti ogni volta che ci riaccostiamo a un libro, o a un film, finiamo per trarne sensazioni sempre diverse, per coglierne sfumature nuove. Stavolta poi, e non è affatto poco, il nemico ha davvero dato l’assalto. Ha sfondato le linee, è ancora alle viste. Ma stavolta eravamo lì. Colti di sorpresa, costretti a pagare un prezzo pesantissimo prima di riuscire a rispondergli, ma ci ha trovati sul posto. E’ per questo che, partito tenente, congedato dalla vita con i gradi di maggiore, Drogo disegna una parabola umana dal valore assoluto, pur prendendo le mosse dalle fascinazioni evocate (piccola
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