Il “grave turbamento” non è sufficiente per invocare la legittima difesa. Il Movimento 5 stelle prova ad ‘ammorbidire’ il testo base, presentato in commissione Giustizia del Senato dal relatore, il leghista Andrea Ostellari.
I pentastellati hanno infatti depositato tre emendamenti (a prima firma del senatore Francesco Urraro) con l’obiettivo di restringere, rispetto alle previsioni leghiste, le maglie della presunzione di legittima difesa. In questo senso, la modifica più consistente è quella che riguarda le correzioni apportate dal testo base all’articolo 55 del codice penale che disciplina l’eccesso colposo.
I 5 stelle chiedono che venga eliminata la non punibilità in caso di “stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”. In sostanza, per i leghisti è sufficiente dimostrare di trovarsi in uno stato di “grave turbamento” perché scatti la legittima difesa.
Un’impostazione, però, non condivisa dagli alleati di governo. Un’altra modifica riguarda l’articolo 1 del testo base, quello che modifica l’articolo 52 del codice penale sulla ‘difesa legittima’: per i pentastellati non è sufficiente una generica ‘violenza’ perché scatti la non punibilità, bensì i 5 stelle ritengono che sia necessaria una “violenza alla persona”.
Il testo base del leghista Ostellari aggiunge un comma all’articolo 52 del codice penale: “agisce sempre in stato di legittima difesa colui che compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”. L’emendamento dei 5 stelle, invece, prevede che ci sia legittima difesa se ci si difende per respingere “l’intrusione posta in essere con violenza alla persona o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”.
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