Grillo media in M5s, tensione con Draghi

AGI – Nel Pd c’è la preoccupazione per il caos nel Movimento 5 stelle, in tanti temono che i pentastellati si infilino in un pantano che li porti ad andare sotto il 10 per cento. E diversi ‘big’ interpretano l’incontro che il segretario dem Letta ha avuto con Renzi anche un ‘segnale’ dei dubbi sulla tenuta dell’alleato dell’ex fronte rosso-giallo. Non c’è alcuna intenzione di ‘mollare’ il Movimento, ma il faccia a faccia tra il segretario del Pd e il leader di Iv è comunque considerato da molti tra i dem come un’apertura al centro. Letta il 20 sarà anche al congresso di Azione di Calenda, sta costruendo un campo largo, nei giorni scorsi ha visto il co-portavoce di Europa Verde, Bonelli, e il segretario di Sinistra Italiana, Fratoianni.

La riunione con Renzi ha avuto al centro il tema delle amministrative ma lo sguardo è rivolto anche alle Politiche. E’ vero che Renzi sta tessendo un rapporto con i moderati del centrodestra e in particolare con Toti ma la partita delle alleanze è tutta da costruire. “Sulle comunali – spiega un esponente di Iv – ci si confronterà, siamo aperti al dialogo”.

Fari puntati sulle città più importanti dove si andrà al voto, con Renzi che potrebbe – osserva un esponente dem – essere utile per attrarre consensi dei moderati”. E sullo sfondo resta la prospettiva del proporzionale con un premio di coalizione che potrebbe permettere alle forze politiche di correre con il proprio simbolo. Letta che ad alcuni ‘big’ ha confermato che non è in vista alcun congresso punta dunque a tessere la ‘tela’, anche sull’onda delle interlocuzioni strette sulla partita del Quirinale. I partiti cominciano a guardare al 2023 anche se dovesse restare il Rosatellum, considerato che non sarà facile modificare il sistema elettorale in Parlamento. Alla fine della legislatura non

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