AGI – A 100 anni dalla nascita escono in libreria, per i tipi delle Edizioni Ares, i diari inediti di Eugenio Corti: Ciascuno è incalzato dalla sua provvidenza. Diari di guerra e di pace 1940-1949. (pp.664, 24 euro).
Corti, autore del monumentale Il cavallo rosso (34 edizioni, tradotto in 8 lingue, oltre 400 mila copie vendute), è uno dei più importanti autori della letteratura italiana del Novecento. Questi diari, interessanti sia dal punto di vista letterario che da quello storico, insieme a I più non ritornano e Gli ultimi soldati del re rappresentano l’esordio di Corti come cronista di guerra e narratore e rivelano la genesi di molte vicende presenti nel Cavallo Rosso.
«Fin da fanciullo, posso dire, ho sempre avuto il desiderio di scrivere qualcosa. Era un desiderio indefinito: ma in questi ultimi anni, esso è venuto acquistando caratteri ben determinati». (16 febbraio 1941)
«Ricominciare! Può la volontà ricominciare, non il cuore: esso lascia il suo amore e la sua capacità di amare lungo la via, come la greggia i bioccoli di lana per i sentieri spinosi, e nessuno li guarda». (14 settembre 1944)
Tra queste due frasi l’esperienza terribile che un giovane uomo ha fatto della guerra: il fronte del Don, la ritirata dalla Russia. E, dopo l’8 settembre, la battaglia insieme agli Alleati contro i tedeschi sul fronte adriatico. Troviamo in queste pagine di Corti la vita di un soldato e soprattutto la genesi della sua vocazione di scrittore e la sua maturazione umana, il passaggio dall’idealità giovanile alla serietà dell’impegno di chi è passato attraverso il fuoco.
Nell’invito alla lettura, la moglie Vanda Corti – che è curatrice del libro insieme al nipote Mario Vismara e a Carlo Crespi – scrive: «Eugenio amava raccontare e lo faceva volentieri quando, in occasione delle festività tradizionali, la grande
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